Le procedure fallimentari in Grecia
29 Giugno 2018
Le procedure fallimentari mirano alla soddisfazione collettiva dei creditori tramite la liquidazione del patrimonio del debitore, o diversamente tramite un piano di ristrutturazione che prevede la continuazione della sua impresa. (Articolo 1 della Legge Fallimentare greca).
I presupposti necessari per la dichiarazione di fallimento in Grecia sono il possesso da parte del debitore della qualità di imprenditore commerciale e una condizione accertata di cessazione dei pagamenti, o un imminente impossibilità di pagare i debiti futuri.
Con la sentenza dichiarativa di fallimento, è nominato il Giudice Delegato con il compito di sovraintendere ed accelerare le procedure fallimentari, di adottare tutte le misure urgenti atte ad assicurare il patrimonio fallimentare e a controllare l’attività del curatore fallimentare.
Il Curatore Fallimentare è nominato con la sentenza che dichiara il fallimento e deve essere sempre un avvocato.
Il curatore ha un ruolo centrale nelle procedure, dovendo amministrare il patrimonio fallimentare e dirigere la procedura fallimentare.
L’adunanza dei creditori è un organismo consultivo che adotta decisioni o che fornisce consulenza sulle principali questioni attinenti al fallimento.
Il Comitato dei Creditori è un nuovo organismo, introdotto dal Codice Fallimentare greco. E’ facoltativo e se istituito, esercita tutte le azioni previste dalla relativa legge greca.
Più specificamente, dal momento della dichiarazione di fallimento:
1) Il debitore è privato del potere di amministrare, gestire e disporre del suo patrimonio (spossessamento dovuto al fallimento), che è esercitato esclusivamente dal curatore fallimentare,
2) Tutte le azioni di recupero individuali intraprese dai creditori contro il debitore per la soddisfazione o l’adempimento dei loro crediti fallimentari sono sospese ipso iure, (sospensione delle azioni individuali), senza pregiudizio delle disposizioni riguardanti i creditori privilegiati,
3) Tutti i crediti dei creditori fallimentari non scaduti sono considerati come se fossero scaduti ed esigibili, ad eccezione di quelli dei creditori privilegiati,
4) I diritti dei creditori cessano di avere rilevanza legale o contrattuale, ad eccezione di quelli dei creditori privilegiati.
Nel caso di persone giuridiche, la conseguenza più rilevante della dichiarazione di fallimento è il loro scioglimento. Il fallimento delle società in nome collettivo o in accomandita semplice comporta il fallimento di tutti i soci (ma non dei soci accomandanti).
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