Incidenti stradali in Grecia

INCIDENTI STRADALI IN GRECIA – LESIONI O MORTE DEL CONDUCENTE O DEI PASSEGGERI – DISPOSIZIONI PENALI DEL DIRITTO GRECO – PENE INFLITTE – SOSPENSIONE DELL’ESECUZIONE DELLE PENE – PRECEDENTI PENALI

Le lesioni personali colpose (ad esempio le lesioni dei pedoni, dei conducenti o dei passeggeri causate dal conducente di un veicolo) sono un reato punibile ai sensi degli Articoli 314-315 del Codice Penale.

1. Per promuovere un procedimento penale contro il conducente che ha causato la lesione personale, è necessaria la querela della persona offesa. Il procedimento penale può anche essere iniziato ex officio, nel caso in cui il responsabile -ai sensi del comma 1 dell’Articolo 31a del Codice Penale- sia obbligato e tenuto a porre in essere una particolare diligenza (per esempio: l’autista professionista).

La querela è di solito depositata presso il Dipartimento della Polizia Stradale che conduce l’indagine preliminare sull’incidente, dopo la seguente dichiarazione della persona offesa che rende testimonianza innanzi all’agente di polizia (autorità responsabile dell’indagine): “Desidero che il conducente responsabile sia perseguito penalmente per le lesioni a me causate”.

Comunque, in ogni caso, la querela deve essere presentata al più tardi entro 3 mesi dal momento in cui la persona offesa abbia dimostrato di poter esercitare i suoi diritti.

Infine, in caso di lesioni gravi e di un prolungato ricovero ospedaliero della vittima, la presentazione della querela  può essere effettuata da un suo parente stretto.

2. I casi di lesioni personali causate da incidenti stradali (art. 314-315 del Codice Penale), sono giudicati dal Tribunale Penale in Composizione Monocratica, indipendentemente dal tipo e dalla gravità della lesione.

Una volta che l’imputato sia ritenuto colpevole, è inflitta una pena alla reclusione fino a 36 mesi, a discrezione del giudice, in base alla gravità, ma anche alle conseguenze collegate alla lesione (ad esempio il fatto di aver causato una invalidità totale o parziale).

La pena detentiva può essere convertita in pena pecuniaria.

Il responsabile dell’incidente ha diritto di presentare appello contro la sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Primo Grado. In tal caso la pena non è eseguita e il colpevole rimane libero. Se il colpevole non ha precedenti penali, allora il Tribunale concede una sospensione di tre anni, purché egli paghi le spese processuali.

3. Nel caso in cui la vittima sia deceduta a causa delle lesioni sofferte, allora si applicherà l’art. 302 del Codice Penale, che dispone: “Chiunque cagiona la morte di una persona per colpa, è punito con la pena della reclusione non inferiore a tre mesi”.

Non è richiesta la querela, poiché l’azione penale nei confronti del responsabile è esercitata ex officio.

In seguito alla condanna del conducente responsabile, la pena può raggiungere i tre anni, ma in alcuni casi può anche essere estesa (per esempio: guida in stato di ebbrezza –  guida senza patente – inidoneità alla guida – abbandono della vittima, etc…).

Per quanto riguarda l’espiazione della pena si applicano le stesse disposizioni relative alle lesioni personali colpose.

Infine, bisogna notare che dopo i tre anni di sospensione, le condanne rimangono iscritte nel Casellario Giudiziale del colpevole, con tutte le conseguenze relative.

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